Starlight, un planetario tra le dita: a Perugia tutti col naso in su!

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Con Simonetta Ercoli dell’Associazione Starlight, un planetario tra le dita per parlare dei sogni, le passioni e la voglia di condividere l’immenso fascino della volta celeste all’insegna dell’inclusività.

Simonetta Ercoli, docente di scienze in pensione, fa parte della EPS Starlight un planetario tra le dita, un’associazione che si occupa di didattica e divulgazione scientifica focalizzata sull’astronomia. Un’associazione che ha appena festeggiato il decennale, anche se la professoressa Ercoli si occupa di astronomia da molto più tempo, da quando, in collaborazione con un gruppo di ragazzi dell’Alessandro Volta con i quali poi fonderà l’associazione, ha lavorato per dieci anni presso il planetario.

Con il passare del tempo l’associazione è cresciuta e, con lei, sono stati sviluppate diverse modalità riguardo la didattica e la diffusione dell’astronomia tra il pubblico e gli studenti, oltre a molteplici collaborazioni con le realtà culturali e associative regionali.

La Starlight , infatti, è partner di PLANit Associazione dei Planetari Italiani, della IPS International Planetarium Society, all’interno della quale è presente in rappresentanza dell’Italia, della U.A.I. Unione Astrofili Italiani, oltre a soggetti non direttamente collegati al tema dell’astronomia, come l’Associazione Priori, insieme alla quale propone un appuntamento mensile di osservazione del cielo dalla sommità della medievale Torre degli Sciri, nel centro storico di Perugia. Ma il fascino del cielo è anche legato al senso del tempo che, ammirandolo, si annulla: ecco allora la collaborazione con il Gruppo Archeologico Perusia, con il quale indaga il mistero del cielo visto dalle civiltà de passato, e con il Planetario di Amelia, ospitato all’interno del convento francescano della Santissima Annunziata.

Non ultima la partnership con RSP Rare Special Powers di Eleonora Passeri, da sempre impegnata nell’instancabile attività di sensibilizzazione verso le patologie rare, malattie destabilizzanti per i pazienti e le loro famiglie, ma in genere non sufficientemente remunerative per giustificare la ricerca farmacologica.

La collaborazione fra Starlight e RSP è iniziata in occasione degli eventi di sensibilizzazione “Light a monument”, in occasione dei quali veniva illuminata la Torre degli Sciri, ma intende proseguire implementando le iniziative con laboratori didattici per le scuole di ogni ordine e grado, con appuntamenti di osservazione e formazione per il pubblico e anche per docenti, oltre all’attività didattica per le scuole superiori grazie alla presenza di un planetarista americano che, vincendo un concorso, porta in Italia, presso il Liceo Scientifico di Assisi e presso il Planetario di Ameli, la sua modalità didattica in lingua inglese.

Ma, da sempre, necessità fa virtù e, non avendo un planetario fisico a disposizione, è arrivato in aiuto l’architetto tuderte Giovanni Murelli, appassionato di astronomia, che ha realizzato una piccola struttura da tenere nel palmo della propria mano: una “scodella del cielo” di carta dove è rappresentato l’emisfero celeste settentrionale ed una piccola parte di quello meridionale, grazie al quale è possibile tenere delle lezioni.

L’intento dell’associazione Starlight è ora di rendere fruibile il cielo a tutti, dare la possibilità anche ai non normodotati di conoscere, apprezzare e godere delle meraviglie del firmamento strutturando in modo particolare gli incontri, con diverse modalità a seconda delle disabilità, per donare a tutti la possibilità di ammirare l’estrema bellezza della volta celeste.

Questo percorso di astronomia inclusiva è già iniziato, con appuntamenti dedicati a piccoli gruppi di persone con autismo o ritardo dell’apprendimento o verso bambini elementari con disabilità; ora il desiderio è di realizzare il progetto “Un cielo per tutti”, al fine di offrire appuntamenti di osservazione del cielo aperti a tutti. Tale iniziativa consta di 4 eventi proposti nel corso dell’anno per offrire la visione del cielo nelle quattro stagioni, in un luogo dove ogni disabile possa usufruire della stessa identica formazione e percezione del firmamento, con l’auspicio che anche le istituzioni collaborino per rendere tale esperienza permanente.

L’appuntamento per una sorta di “prova generale” dell’evento, che richiede particolare attenzione e cura, è per il 1° giugno, in occasione della Giornata Nazionale dedicata all’astronomia inclusiva “Stelle per tutti” organizzata dalla U.A.I., mentre il 1° marzo, giorno seguente alla Gionata Nazionale delle Malattie Rare, presso la chiesa dei Santi Stefano e Valentino in Via dei Priori a Perugia, è previsto un appuntamento dedicato alle malattie rare e al problema delle disabilità e sulle modalità per avvicinarle all’astronomia. In caso di bel tempo è prevista, per chi può, l’osservazione del cielo della sommità della Torre degli Sciri, mentre, per coloro ai quali è impossibile l’accesso, la stessa esperienza sarà fruibile all’interno della chiesa.  L’evento proposto, che prende spunto dalla sensibilizzazione verso le malattie rare, si inserisce all’interno di quello più ampio di “Perugia città del cielo”.

Benedetta Tintillini

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